lunedì 10 ottobre 2016

La forza del dissenso


 
 
 
 
 
Sinuosi, avvolgenti, un chiaro scuro di ombre e corpi vicini, molto vicini …
È solo un’altra serata di Wing Chun Boxing, in cui tutto si muove intorno, mentre tu mi respiri accanto e mi vedi scrutarti dentro, nei tuoi occhi.
Specie di piccolo manipolo di guerrieri senza divisa, ma con addosso i colori ed il Mon della Scuola, accomunati da un tacito patto che durerà l’ora intera.

Così interpretiamo un nuovo mondo, di conflitti duri e di cuore aperto, sapendo che sì, si può più tornare indietro, ma sarebbe un peccato rinunciare alla strada che porta alla vittoria, a quel “conosci te stesso” che non ti offre alcun riparo, alcuna giustificazione, ma solo un quotidiano sentire e non mentire, mai, o, almeno …quasi mai, che nessuno è perfetto.

E sono scivolamenti e percosse rapide, piccole e profonde sul bersaglio. Sono tagli nello spazio a chiudere ogni via di fuga. Sono scambi di mani ed avambracci ad impattare imperiosi, senza tregua.
Io colpisco, tu accusi il colpo e ti afflosci senza fiato, per un attimo. Poi riprendiamo insieme, che insieme impariamo.

L’ora sta scadendo e non ci sono esitazioni. Sappiamo di essere una sfida più grande, in un circo affollato di marionette legnose, di invincibili combattenti a parole, di confusi miscelatori di sapori estranei, esotici.
Noi abbiamo il nostro modo, non paventiamo alcuna fuga, ma la porta è lasciata sempre aperta per chi non ha il cuore di restare e lottare.

Non so se conquisteremo tutto, ogni spazio, se vinceremo davvero ogni mostro.
Predatori nello scontro, forti di una vulnerabilità profonda, armati di flessibilità e decisione insieme, sappiamo non dare una seconda possibilità, ma quando questo avviene, che nessuno sa e può domarci, riprendiamo la lotta, lo scontro: ogni caduta, ogni errore, è una risorsa per imparare.
Quindi, ad ognuno di costoro che mi affiancano in quest’ora di viaggio, ora di Wing Chun Boxing, io dico “Tieni alta la guardia per la tua vita, perché solo chi accetta la sua debolezza diventerà forte e saprà sopravvivere, di più, vivere, in questo mondo fatto di consumo senza uso, di sogni tutti uguali, di amebe travestite da leoni”.

Nulla è quel che sembra. Così niente e nessuno potrà mettere a tacere il nostro dissenso, pur pochi che siamo. Da anni pratichiamo così, sinuosi e letali, colpi a contatto ed intrappolamenti odiosi, evasioni scaltre e feroci assalti. Da anni sappiamo che le origini e la verità sono state travestite. Nel grande inganno che tutto copre, muffa per uomini piccoli, affamati di illusioni e certezze, di apparenze; nel grande inganno, qualcuno ancora si batte e lotta.

 

“Non tutto quel ch'è oro brilla, Né gli erranti sono perduti; Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza, Le radici profonde non gelano. Dalle ceneri rinascerà un fuoco, L'ombra sprigionerà una scintilla; Nuova sarà la lama ora rotta, e re quei ch'è senza corona”
(J.R.R. Tolkien)











 

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