lunedì 25 luglio 2022

Sempre più muscolosi

E dai di preparazione fisica!! Fatti i muscoli, fatti il fiato: Sbaglio o è questo l’imperativo dominante nel fitness come nella pratica sportiva e pure spesso in chi pratica Arti Marziali?

Eh già, i muscoli, quelli sì che sono importanti, addirittura fondamentali. O no?!

Eppure è il sistema scheletrico ad essere la nostra basilare struttura di sostegno. Esso è fatto di ossa e articolazioni. Le prime reggono il peso in rapporto alla forza di gravità, operano come impianto di leve per i nostri movimenti, e ne regolano la forma. Il nostro ambito d’azione è subordinato allo spazio interno alle articolazioni e alla combinazione di movimenti compiuti intorno ai loro assi.

Il sistema scheletrico dona al nostro corpo 

una sua forma fondamentale.

Grazie ad essa operiamo sull’ambiente dislocandoci nello spazio, disegnandolo e ridefinendolo e producendo tante nuove e varie forme quanti sono i movimenti a nostra disposizione. E’ attraverso la consapevolezza corporea e incarnata dei processi cognitivi e mentali del sistema scheletrico (1) che viene alla luce la qualità strutturale della mente e come il pensiero stesso trovi base su sistemi di leva, punti di fulcro e spazi che permettono la capacità di formulare le idee e comprenderne meglio le relazioni. Proprietà quali la chiarezza, l’assenza di sforzo e il senso della forma sono esperienze fisicoemotive connesse al sistema scheletrico.

E ti pare poco? Eppure, quanti praticanti dedicano tempo ed energia a migliorare quest’aspetto? Quanti hanno il sé scheletro come fulcro del loro muoversi ed agire?

Temo che questi praticanti, come i loro maestri ed istruttori, nemmeno sappiano come fare!! Ovvero non sappiano esplorare quelle caratteristiche funzionali del sistema scheletrico che consentono movimenti eseguiti con il minimo sforzo; non sappiano capire le relazioni tra ossa e articolazioni e la loro integrazione nel corpo; non sappiano intervenire sui modelli di allineamento e di movimenti inefficaci per trasformarli in vettori di potenza e precisione. Altrimenti tra proposte di schede di allenamento ai pesi e video in cui si mostrano in trazioni alla sbarra o in piegamenti sulle braccia (piegamenti, non flessioni, si chiamano “piegamenti”, azz) due parole o due gesti li spenderebbero sul come lavorare di scheletro.

Davvero credono che a puntare tutto o quasi sui piegamenti sulle braccia, i crunch, le trazioni alla sbarra, si raggiunga il massimo possibile di efficacia ed efficienza? Non sanno che trascurare scheletro ed articolazioni, come pure sistema endocrino e tessuto miofasciale, mina la salute fisicoemotiva e anche la performance stessa?

Riuscite ad immaginare il motore di un Ducati 750 sul telaio di un Garelli 5o cc, i freni di una bicicletta Graziella, la marmitta di un Ciao, i copertoni di una fat bike, ecc. per non parlare del pilota…

 

 1. Un processo comunemente chiamato embodiment: http://www.spazioformamentis.it/embodiment/

 



 

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