lunedì 29 agosto 2022

Tutti uguali a me non piace

Certo, “Tutti i gusti sono giusti” era lo slogan con cui, decenni addietro, coordinavo dei laboratori di cucina in alcune scuole dell’obbligo.

Poi, però, ognuno, legittimamente, ha il suo di gusto: a me non piacciono le esibizioni di coppie o di gruppo in tutti devono eseguire sincronicamente gli stessi gesti. Il kata a squadre o il nuoto sincronizzato, per esempio.

Perché?

Ogni personale immagine corporea, quel che ognuno di noi sente di sé corpo (al netto della distanza dal “reale” del nostro corpo, ma questo è altro argomento), il modo in cui il nostro corpo ci appare, è sempre frutto di esperienze personali quanto di interazioni e rielaborazioni con l’ambiente.

Il nostro stesso essere psichico è sempre relazionato al corpo, al soma, e all’ambiente: gioca di riflessi e condizionamenti dei corpi incontrati.

Questa spiccata originalità, che rende unico ognuno di noi, perché appiattirla,

modellarla su un unico versante motorio, espressivo, uguale per tutti?

 

Per avvicinarsi di più al modello, vengono accoppiati, o raggruppati, atleti il più possibile simili tra di loro, che l’antropometria (1) indica di misure simili.

A me non piace.

La mia idea di individuo è quella di un essere fisicoemotivo in grado di sviluppare le sue personali potenzialità gestuali, espressive, dunque emozionali; che le sviluppi in un contesto gruppale dove giochi in equilibrio tra la sua affermazione e l’interazione col e nel gruppo, imparando che l’altro, proprio nel suo essere altro – corpo, è tanto il problema quanto la fonte di nuove possibilità gestuali, motorie.

In questa direzione propongo la pratica delle Arti Marziali: Non soldati, ma guerrieri.

Un guerriero è direttamente coinvolto nelle sfide che affronta, le sceglie, le fa proprie. Un soldato invece è legato al dovere, al proprio servizio, ai propri ordini, che spesso ignorano le sue personali opinioni”

(R. Aramini ‘Il guerriero e il soldato’)

 

Dunque, “Tutti i gusti sono giusti, ma a me non piace, guardando oltre l’aspetto sportivo, agonistico, e di spettacolo, intravedere un domani di individui tutti uguali…

“Lo spettacolo non è un insieme di immagini, ma un rapporto sociale tra persone,

mediato dalle immagini”

(G. Debord ‘La società dello spettacolo’)

 

1. La scienza che si occupa di misurare il corpo umano nella sua totalità o nelle sue componenti.

 

 

 

 

 

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