La
potenza esplosiva dell’onda
Di contro a chi ancora affidi
la sua gestualità alla rotazione dei fianchi, tuttalpiù aggiungendovi la spinta
delle gambe, noi Spirito Ribelle privilegiamo di gran lunga l’affidarsi
alle catene cinetiche (1) ed alla loro espressione attraverso onde e spirali,
per raggiungere l’effetto di un corpo solido, elastico e flessibile che entra
in contatto con un altro corpo attraverso braccia, gambe o il corpo stesso
tutto.
“La
gente pensa che un jab sia una spinta, e lo stesso vale per un diretto. Ma
quando li si esegue correttamente, anche questi colpi sono a spirale, solo non
tanto quanto un montante o un gancio”
(Attribuita
a Kuroiwa Yoshio, Maestro 6° dan di Aikido, già pugile,
e
allievo diretto del fondatore Ueshiba Morihei)
Il movimento ad onda (nami) utilizza muscoli
e tendini dell’intero corpo in sinergia con l’apparato scheletrico per
effettuare ogni movimento. Per questo la formazione non può prescindere
dall’attenzione al tessuto connettivo ed agli stessi organi interni, assolutamente
non privilegiando muscoli e loro allenamento.
La catena cinetica, agendo in continuum dal punto più
lontano a quello di arrivo, accelera ed incrementa in modo esponenziale
l'azione impattando sul bersaglio in modo esplosivo. Questa catena cinetica ha
un movimento dall'andamento ondulatorio e si esprime, al momento dell'impatto,
come un colpo breve ed intenso che procura una forte scossa all’interno del
bersaglio. Non si esegue con una contrazione muscolare volontaria, ma
attraverso la torsione in successione delle articolazioni, secondo i principi
dell’embriologia (2).
Essendo un sistema di sintesi, capace di concentrare tutti
i movimenti del corpo umano, consente di esprimere indifferentemente colpi,
leve articolari e proiezioni al suolo senza alcuna distinzione: L’onda si mette
in moto e al termine del percorso si adatta per esprimere quanto si desideri e,
in successione e senza soluzione di continuità, porta altri colpi, leve
articolari, proiezioni.
Avete presente la differenza tra un’arma semiautomatica ed
una automatica? La prima espelle un proiettile ad ogni pressione sul grilletto,
la seconda espelle più proiettili con la sola prima pressione. Quale “arma” preferireste essere,
semiautomatica o automatica?
Muoversi e insieme colpire:
Possibile? E come?
Muoversi con l’uso dell’onda,
fa sì che la stessa catena cinetica che permette di muoversi nello spazio è
quella che contemporaneamente esprime percosse, proiezioni al suolo:
Mentre ti muovi per aggredire l’avversario o evitare un suo attacco, tu contemporaneamente
lanci i tuoi di attacchi.
E torniamo all’esempio della differenza tra un’arma
semiautomatica ed una automatica.
Cosa
vedere nel video?
- Alcuni movimenti a vuoto per formarsi ad una ottima esecuzione dell’onda, sia essa Yang o Yin.
- Alcuni esempi di percosse e proiezioni al suolo che mostrano l’applicazione della formazione all’onda
- Alcuni esempi di spostamenti nello spazio che mostrano l’applicazione della formazione all’onda
- Alcuni esempi di contemporanei spostamenti e percosse
Come si suole dire, io sono
solo un nano salito sulle spalle di giganti. Ovvero, senza le scoperte e
pratiche dei “giganti” che mi hanno preceduto o di quelli che, come me ma ben
più famosi, camminano spediti traendo anche loro forza dal passato, non avrei
potuto e saputo conoscere il movimento ad onda ed adattarlo e
trasformarlo secondo le mie personali intuizioni. Per questo ringrazio Maestri
e Scuole di Arti Marziali e quello che oggi è d’uso chiamare “Movement Culture”
che comprende pratiche corporee e di movimento di ogni origine e contenuto e
assolutamente non specifiche e parcellizzate. Da questi due filoni, marziale e
di movimento in genere, da quasi cinquant’anni imparo di persona o
semplicemente li vedo in azione “rubando” quanto di mio interesse.
L’incontro, il meticciato tra culture e Scuole
diverse è un’autentica forza. Ritengo che corroborare le pratiche marziali
volte al combattimento con quelle generiche di corpo e movimento fecondi una
concezione, una filosofia ed una pratica generalista e integrata, la sola che
consente di scoprire e sperimentare efficacemente infinite possibilità di
movimento. Ciò avviene dentro quello scenario di relazioni anche
contraddittorie, a volte imprevedibili, che sono il vivere umano, il vivere tra
altri essere umani e, inevitabilmente, anche il confliggere.
Come ci ricorda Christine Caldwell “Il
corpo non è una cosa che abbiamo, ma un’esperienza che siamo”.
1. Le catene sono
interconnessioni di muscoli, legamenti, tendini, ossa, deputate a realizzare lo
schema posturale e ottenere prestazioni di movimento.
Ho avuto la fortuna di studiare arti marziali con Tiziano per un decennio e l'onda è stata un enorme passo in avanti rispetto alla mia precedente formazione marziale dove ogni movimento era caratterizzato da contrazione e decontrazione puramente muscolare il che rendeva il più forte muscolarmente anche il più forte a generare forza sia di impatto che non.
RispondiEliminaIndubbio che utilizzare l'onda significa avere una conoscenza del proprio corpo molto maggiore rispetto a quella che bisogna avere per usare la sola forza muscolare. Quindi si incontrano molte più difficoltà e ci vuole molto più tempo per acquisire sempre di più l'uso dell'onda rispetto a quello che occorre per imparare l'uso della contrazione/decontrazione muscolare... ma volete mettere la soddisfazione di riuscire a eseguire 'cose' che non ci si poteva permettere prima con il solo uso dei muscoli!!
Indubbio, ci vuole perseveranza, pazienza ma sopprattutto tanta passione e.... un Sensei che abbia la stessa passione nell'insegnamento come Tiziano.