Il bastone corto, per gli interessati alla difesa personale, è arma poliedrica la cui modesta lunghezza si può trovare in numerosi oggetti quotidiani e a portata di mano; per gli interessati alla cultura del movimento, è “occasione” per stimolare e scoprire nuove esperienze motorie, nuovi percorsi motori tali da incentivare la nostra intelligenza corporea.
Noi, Spirito Ribelle,
- - ai
primi ricordiamo che i vari maneggi non sono esibizioni narcisistiche. L’arma,
in quanto tale, non va fatta volteggiare al di fuori dell’area del proprio
corpo pena l’esporsi agli attacchi avversari e nemmeno i colpi vanno “caricati”
pena il manifestarsi platealmente agli occhi dell’avversario aprendosi,
inoltre, ai suoi attacchi. Su You tube trovate video e video di Maestri, sifu,
guru che cadono in queste sciocchezze. Chissà quanti di loro hanno mai, nella
vita reale, colpito di bastone, di spranga, di
chiave inglese e sono stati aggrediti da qualcuno armato di bastone, di
spranga, di chiave inglese… Magari sono gli stessi che, a mani nude, spronano
l’allievo a “non caricare” i colpi, a “tenere la guardia”: Misteri
dell’imbecillità umana.
- - ai
secondi proponiamo giochi ben poco codificati, forti del motto “Il minimo
di struttura per il massimo di esplorazione “ (E. Duplan) in cui
creiamo un apparente disordine per cercare e testare una gestualità diversa,
inusuale, come tale capace di aderire agli imprevisti che il vivere ci pone
davanti.
Ad
ambedue dedichiamo una citazione del filosofo Merleau - Ponty:
“Il
corpo è il nostro mezzo generale per avere un mondo”.
La pratica con oggetti: esplicitamente armi, possibili armi o semplicemente “oggetti”, è sempre riferita alle loro peculiari attinenze con sistemi e strutture del corpo, con i diversi componenti qualitativi del movimento e con i sistemi globali di coordinazione motoria. Nulla è lasciato al caso.
Ne ho già scritto in precedenza e,
prossimamente, pubblicheremo un video sull’uso …. creativo della palla medica nella formazione di un
corpo e di una motricità liberi di fare quello di cui sono capaci senza che la mente
o l’imitazione di modelli ne limiti il potere.
Riferendosi al video, in cui usiamo i tambo
(bastoni corti), ma questo vale per i bastoni in genere: jo (medio),
bo (lungo), è in primo piano il sistema osseo coinvolgendo
l’assialità e le direzioni dello spazio. Sono stimolate le strutture muscolari
centrali (antero – posteriore nella spinta, postero – anteriore nell’estensione
assiale) e quella di condensazione (antero – laterale). (Per saperne di più:
cap. 8 “Le materie e il corpo” in “Un corpo tra altri corpi” di V. Bellia).
Ancora
Spirito Ribelle, UGUALI A NESSUNO.
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