sabato 4 gennaio 2014

Super Natural

Dagli X Men alla genetica, mutazione e selezione.
Da Hulk alle questioni di fisica e chimica.
… e altro ancora

Una settimana a Bassano del Grappa, sotto le montagne austere, dove il fiume Brenta scorre imponente.
Una settimana in cui alterniamo ore di riposo alla visita a Possagno, paese natale di Canova, che ospita, col tempio, un museo e la gipsoteca  ricchi delle sue opere in gesso, “modelli” da cui avrebbero poi preso vita le sue famose statue; sosta d’obbligo alla Libreria Palazzo Roberti a merende per “soli uomini” al Lion d’Oro (Monica aborre quella pasticceria e lascia che siamo noi, io e Lupo, a frequentarla); passeggiate nel caratteristico centro cittadino costellato di palazzi e ville prestigiosi alla visita  alla mostra “Super Natural” in quel di Montebelluna (TV).

 


Occhieggiata da Monica su un cartellone pubblicitario, è stata un’autentica sorpresa.
Un incontro del tutto stupefacente che accosta i poteri straordinari dei super eroi protagonisti di fumetti e pellicole di largo consumo, al mondo animale.
Sono i poteri di questi super eroi a presentare le loro origini “animali”: strategie messe in atto dagli organismi per vincere le sfide ambientali e proseguire la specie, strategie che divengono anche fonti di studio e ricerca per le più moderne scoperte scientifiche e tecnologiche.
Wolverine e Wonder Woman, ovvero i poteri di auto guarigione e rigenerazione, ci portano nel mondo della salamandra messicana, l’Axolotl, ma anche tra chi vive di gemmazione e partogenesi.
Così come Iron Man, con la sua super armatura, ci porta tra le innovazioni tecnologiche più strabilianti in grado di portare le gesta degli atleti a livelli impensabili solo dieci anni fa.
Il tutto anche attraverso la possibilità concreta di sperimentare, con giochi, video e sfide, quanto visto lungo il percorso.
Una mostra che si rivolge a bambini e ragazzi ma che coinvolge, eccome, noi “grandi”: Non ero certo il solo genitore a cimentarmi nei giochi o nelle sfide, ad incantarmi davanti all’acquario con le salamandre o alla tuta che muta con il calore.
Certo, a pensare che simili mostre, simili percorsi interattivi, nei paesi del nord Europa sono quasi la norma, mentre da noi in Italia, ho da scoprirne una siffatta e così coinvolgente in una cittadina di trentamila abitanti persa nella provincia di Treviso ….
Ah, personalmente, da NON VEDERE la mostra “Brain – il cervello”, ospitata a Milano.
Si presenta con contraddizioni palesi tra il pieghevole pubblicitario e quanto, invece, indicato nel sito. Al numero “verde”, nessuna opzioni permette di rispondere ai quesiti organizzativi che volevo porre. La mail spedita all’indirizzo apposito, attende ancora risposta dopo più di un mese.
Recatici, con Palo, Maria ed il piccolo Amos, all’ingresso, ci fanno fare la fila sotto la pioggia battente: ma organizzarsi nell’atrio o predisporre una struttura coperta, no ?!
Una volta entrati … beh, un noioso ripetersi di nozioni sul cervello con possibilità interattive minime e banali. Noiosa, per grandi e piccini. Appunto, Questa sì da NON VEDERE.



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