lunedì 27 aprile 2020

Praticare meravigliosamente



Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, credenze cristallizzate e ignoranze solidificatesi nel tempo tra i saperi, vetusti o meno, creduti legittimati da diplomi e carte o inventati di sana pianta, del corpo e della andragogia corporea, del corpo e dell’anatomia applicata al movimento, del confliggere e combattere uno con e contro l’altro.

Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, quelle difese personali, quegli evitamenti personali, che ci impediscono di contattare le nostre pulsioni profonde, di affrontare il processo di individuazione necessario alla nostra autentica affermazione adulta ed autodiretta, a conoscere e coltivare vitalità ed erotismo, l’intelligente curiosità di abbracciare la vita.

Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, quel senso di vuoto, di smarrimento, che, recidendo il legame, il rapporto tra vita e senso, ci fa imboccare la strada della povertà emotiva e dell’insoddisfazione latente, ci fa intravedere lo spettro di stati depressivi.

Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, ogni delirio di onnipotenza, ogni pretesa di autocentrismo monadico, indicandoci che nessuna vita umana può pretendere di costruirsi da sé necessitando invece della relazione, del contatto, che è sempre fisicoemotivo, con l’altro.

Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, la pretesa di possedere la Verità assoluta, indicandoci, invece, che possiamo non essere servi del “pensiero unico” e che, condividendo, dando la parola all’altro, accettiamo di perderla per ritrovarla in un discorso comune, collettivo.

Praticare appieno, meravigliosamente, è un mare di idee inaspettate e indicazioni semplici ma profonde atte ad incrinare, fino a ribaltare, l’eccesso che è consumo senza uso, l’eccesso del godimento illimitato, la manipolazione drogante di un sistema che introduce nuovi bisogni per produrre e vendere nuovi prodotti, materiali o ideali, in risposta a quei bisogni indotti.

Praticare appieno, meravigliosamente è presenza come strategia di vita, è appartenenza al mondo, è un corpo ben centrato che emoziona e così muove i sensi, è vivere. 
E’ Movimento Intuitivo e Gestalt Process. E’ arte del confliggere, del benessere e bellessere. 
E’ Spirito Ribelle.




“La direzione è molto più importante della velocità.
Sono in tanti ad andare velocemente da nessuna parte”















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