venerdì 12 giugno 2020

Una ricerca che non puoi ignorare



Un corpo datemi, e io ce l’ho, di più, IO sono corpo, e lascio che in oscure e lontane regioni interiori io mi ci distenda dentro.
Non posso esistere senza di te, che sono IO, io corpo.
Posso scordarmi di tutto tranne che di viverti dentro. La mia vita sembra che sia tutta lì e non vedo oltre.
Mi hai assorbito, e, invero, sono IO che assorbo me stesso in un viaggio spiraliforme ed approfondito.

Lo comprendo appieno, lo comprendiamo appieno, sdraiati sotto i portici della rotonda della Besana, tra nugoli di marmocchi urlanti e composti genitori assenti.
Respirare che senza respirare moriremmo. Alla ricerca di alterazioni e disfunzioni che ci disturbano, granelli di sabbia ad ostacolare il ritmo, la vita nel suo svolgersi arcano.
Coordinazione tra ritmi respiratori e ritmi scheletrici (1) necessaria ad ogni frangente, ad ogni decisione pensata o improvvisa che si adatti o modifichi l’ambiente.
Azioni e reazioni che devono essere accelerate e interferire il meno possibile con la parte vegetativa dell’organismo, rendendola allo scopo compatibile.
Respirare e decidere che scopro rapinarmi l’animo con un potere tremendo, cui non posso resistere.

E mi incontro egoista, che non posso respirare senza di te, che sono ancora e sempre IO; che non posso pensare senza di me, che, accidenti, ora lo sento compiutamente, sono IO.

Ora lascio vagare le sensazioni, le seguo. No, le accompagno senza perdermi alcuna di queste mutazioni.
Non è altrove il piacere, la soddisfazione, ma qui, dentro, dove sono IO.
E mi sciolgo, nel contattarlo, nel danzarlo Tai Chi Chuan.
E sono, ancor più fermamente e compiutamente, IO.

“Questo modo di pensare (pensare in movimento), a differenza del pensare in parole,
non serve ad orientarsi nel mondo esterno,
ma piuttosto perfeziona l’orientamento dell’uomo nel suo mondo interiore,
dal quale sorgono continuamente impulsi
che cercano uno sbocco nell’agire, nel recitare, nel danzare”
(R. Laban)


1.Il sistema nervoso con le sue infinite diramazioni, che formano una rete in tutto il corpo, agisce costantemente su tutte le struttura e gli organi, convogliando gli impulsi, da e verso i centri del cervello e del midollo spinale. Gli stimoli producono continuamente reazioni” (M. E. Todd insegnate di ginnastica posturale e docente universitario)








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