giovedì 19 giugno 2025

Muoversi come Acqua: Il fascino e il potere del Pa Kwa / Hakkeshou

 



Liquido, flusso, fluire … continuo, corrente … gravità, discendente, immersione, sprofondare… massa, informe … avvolgente, sinuoso … adattabile, aderente … onda, cerchi, mulinelli …

L’andamento Acqua è sinusoidale, metamorfico, avvolgente, capace di disegnare su qualsivoglia forma psicofisica. E’, come ricordano Stefania Guerra Lisi e Gino Stefani, il Viandante d’Acqua, capace di dilatare, sospendere, velocizzare, franare, giocare con il Tempo e che in stati di coscienza espansa sa scivolare sull’Acqua rincorrendo la sua melodica aspirazione verso il Viandante d’Aria.

Come già scrissi, e a qualcosa varrà pure quasi mezzo secolo di pratiche corporee e motorie come di pratiche artistiche marziali, l’Acqua ovunque appare, mostra la tendenza ad assumere la forma sferica. Avvoltola la Terra come corpo cosmico sferico e circonda ogni cosa con un sottile strato. Cadendo come goccia d’Acqua barcolla intorno alla forma sferica; come rugiada distintasi nella notte, modifica un manto erboso in un cielo stellato di luccicanti sfere d’acqua.

Il Pa Kwa (Bagua) è un'arte marziale cinese basata sui principi taoisti e sugli otto trigrammi dell'I Ching. Hakkeshou è la versione giapponese, adattata con influenze locali ovvero delle diverse minuscole e frammentate Arti che abitavano le isole di Hokkaido, Honshu, Shikoku e Kyushu.

Impossibile, a voler essere onesti e a non millantare documentazioni inesistenti, datarne esattamente luogo, data di nascita e Maestro o Maestri creatori.

Mi piace, piuttosto, scriverne così, citando il Maestro Erle Montaigue nel suo ‘Baguazhang. The complete system; volume one’: “Si dice che il Baguazhang sia la sorella del Tai Chi Chuan, la madre dei tre sistemi interni. È una delle più recenti arti marziali/salutistiche cinesi del sistema interno e racchiude il meglio delle arti marziali Shaolin, così come il meglio delle arti di combattimento del Buddhismo o Taoismo. La sua complessità è enorme e permette di scoprire continuamente nuove tecniche all'interno delle complesse posture e movimenti che si uniscono per formare il sistema che chiamiamo forma o kata del Baguazhang

(la traduzione dall’inglese è mia).

La sua particolarità più evidente balza subito all’occhio: Camminata e movimenti circolari in cui mai, dico MAI, si è fermi.


Questa è per me la discriminante assoluta: Ho visto praticanti abilissimi, elastici, sinuosi, mille e mille volte più capaci di me, muoversi nella camminata in cerchio caratteristica del Pa Kwa / Hakkeshou, e praticare eleganti e fluidi cambi di mano e direzione ma farlo stando fermi nello stesso identico posto. Con tutta la mia ammirazione per le loro abilità, che invidio tantissimo, sono convinto che ogni cambio di mano, ogni simulata di percosse e leve articolari e proiezioni per essere autentico Pa Kwa / Hakkeshou debba essere SEMPRE effettuato spostandosi nello spazio. Altrimenti non è Pa Kwa /Hakkeshou, che è Arte del movimento continuo come metafora fisica, carnale, dell’interpretare la vita, il vivere, come eterno movimento.

Anche per questo, unitamente alla mia concezione sobria delle Arti Marziali (a questo proposito, leggere il mio https://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/2025/06/le-tre-qualita-che-fondano-una-buona.html) la versione che io propongo del Pa Kwa / Hakkeshou è estremamente essenziale: Otto animali, otto cambi di mano semplici ed otto complessi; questi ultimi vanno a costituire la “forma” Pa Kwa / Hakkeshou praticata allo Spirito Ribelle.

All’interno della pratica, con l’intelligenza motoria e la sensibilità tipiche di quest’arte, vivono specifici giochi di coppia di “mani che premono” (i push hands), sono occultate alcune particolari posture di Chi Kung, sono esercitate alcune sequenze di Dim Mak, l’arte di colpire i punti vitali, vengono studiati ritmi di respirazione diversi a seconda dell’animale praticato e dello scopo fisicoemotivo ricercato, si trovano collegamenti con il tesoro di antico sapere che è il libro dell’I Ching. Mica poco!!

Propongo una sintesi, insomma, tra l’approccio cinese Pa Kwa, strettamente legato alla filosofia taoista e alla trasformazione energetica attraverso il movimento, e quello giapponese Hakkeshou, più pragmatico e orientato al combattimento.

Cerco una pratica realistica, potente, efficace ed appassionante.

Cerco di stare bene, di stare meglio.

 

L’Acqua è l’elemento associato al Pa Kwa / Hakkeshou. In Natura una sorgente d’Acqua che sgorga non si ferma davanti ad alcun ostacolo sia esso roccia o legno: lo elude, lo leviga, solca un tracciato di opportunità, nel senso etimologico di ‘portare (verso)’ tutta se stessa con le proprie qualità, di accomodamento liquido a qualunque forma, di penetrazione flessuosa, di tenacia corrosiva anche della dura roccia verso l’obiettivo, che sia valle, fiume o mare. Smussamento inarrestabile di ogni rigidità, di ciò che si è indurito oltre misura nell’illusione di restare immutato e durare nel tempo.

Così, tanto essa trasforma ciò che incontra lungo il suo percorso, quanto si trasforma essa stessa, senza però mai ricusare l’obiettivo.

Autentico percorso di crescita, conoscenza e trasformazione per individui che si vogliano autodiretti, entusiasti, vitali ed erotici. Autentico Spirito Ribelle.

“Scorre il torrente,

mani danzano leggere,

eco nel vento”

(Anonimo)

 


 

 

 








 

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